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Non capita solo in Francia

18/05/2011

È la settimana degli scandali di natura sessuale e di uomini pubblici che si fanno beccare in situazioni quanto meno deplorevoli, una realtà questa che, evidentemente, unisce persino i rivali americani e francesi.

A New York, la polizia ha passato al setaccio la costosa suite dell’hotel Sofitel di midtown Manhattan dove alloggiava la settimana scorsa il managing director del Fondo Monetario Internazionale Dominique Strauss-Kahn e dove avrebbe avuto luogo la violenza sessuale da lui perpetrata su di una cameriera dell’albergo, crimine per cui DSK è stato arrestato sabato pomeriggio e rimane in detenzione preventiva (DSK è nella famosa prigione di Rikers e sotto stretta vigilanza perchè considerato a rischio suicidio). Le autorità americane cercano prove DNA, come ad esempio tracce di sperma, che confermino le accuse della donna.

Intanto, dopo aver inizialmente fatto intendere che avrebbero presentato un alibi a discolpa del proprio cliente, gli avvocati di Strauss-Kahn paiono ora indicare che, invece, la loro difesa si fonderà sull’ipotesi che qualsiasi atto sessuale abbia avuto luogo nella famigerata camera d’albergo da 3.000 dollari a notte sia stato perfettamente consensuale.

Nonostante DSK vada considerato innocente fino a prova contraria, una serie di leader dell’economia europea e persino il segretario del Tesoro americano Timothy Geithner ne hanno già chiesto le dimissioni dal FMI.

Qui, TIME pubblica un pezzo di Judith Warner critico della tolleranza pervasiva nella cultura francese dei comportamenti sessuali o di cattivo gusto o decisamente illegali tipici degli uomini di potere. Naturalmente, l’articolo è stato scritto subito prima che anche la California si trovasse all’improvviso a fare i conti con l’eccessivo “vigore” dell’ormai ex-governatore Arnold Schwarzenegger.

Schwarzenegger ha confessato, infatti, prima alla famiglia e poi al pubblico, la paternità illegittima di un figlio avuto, in segreto quattordici anni fa, con una dipendente che lavorava presso la residenza che l’ex governatore condivideva, fino a poche settimane fa, con la moglie Maria Shriver e i figli. La donna, ora identificata in Mildred Patricia Baena e naturalmente inseguita dalla stampa americana, sarebbe andata in pensione l’anno scorso, dopo vent’anni di servizio prestato presso la famiglia Schwarzenegger. Data la partenza di Baena dalla propria residenza e data la conclusione del proprio secondo mandato da governatore, l’ex attore e campione di body building ha deciso finalmente quest’anno di rivelare il tutto alla moglie, che se ne è andata di casa.

All’epoca della prima campagna elettorale di Schwarzenegger per il posto da governatore, nel 2002, Shriver aveva difeso il marito da una serie di gossip su infedeltà matrimoniali e di accuse di comportamenti sessuali illeciti. A quanto pare, Shriver non era mai prima di quest’anno stata informata dell’esistenza di un figlio illeggitimo.

Fra l’altro, da governatore repubblicano, Schwarzenegger si era espresso più volte sull’importanza che una famiglia stabile e unita ha sul futuro dei figli (oltre naturalmente sul grande amore per la propria moglie) e aveva criticato l’aumento esponenziale di bambini cresciuti da genitori single. Qui una serie di citazioni riprese da discorsi fatti negli anni da Schwarzenegger e che, oggi, appaiono un po’ ipocrite.

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