Cresce la disoccupazione in maggio, pocchissimi i nuovi posti di lavoro. E Obama trema.
Un pessimo inizio mattinata per il Presidente Barack Obama, i cui occhi da qui a novembre saranno puntati sugli indicatori economici che potrebbero garantirne o impedirne la rielezione alla Casa Bianca.
Sono appena usciti i numeri sull’occupazione a maggio e si tratta del rapporto più deludente degli ultimi dodici mesi.
Negli Stati Uniti sono stati infatti creati, il mese scorso, solo 69 mila nuovi posti di lavoro, meno della metà dei 150 mila previsti dagli economisti. E il tasso di disoccupazione è ritornato a salire, riassestandosi su quota 8,2%.
Non solo, anche le stime iniziali relative ai mesi di aprile e marzo sono state riviste e abbassate (da +154 mila a +143 mila per marzo e da +115 mila a +77 mila per aprile).
Chris Cillizza del Washington Post scriveva questa mattina, subito prima della pubblicazione del rapporto mensile sull’occupazione curato dal dipartimento del Lavoro, che i primi venerdì del mese, in cui escono i dati mensili sull’occupazione, dei prossimi tre mesi (ovvero da oggi a inizio settembre), potrebbero rivelarsi i giorni decisivi per la campagna elettorale per le presidenziali di novembre. È in questo periodo infatti che gli americani si faranno un’idea più chiara di come sta andando l’economia americana.
Le cose non cominciano bene per Obama.